Diodati Bibbia 1885

Epistola di S. Paolo ai Romani 5:6-16 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

6. Perchè, mentre eravamo ancor senza forza, Cristo è morto per gli empi, nel suo tempo.

7. Perciocchè, appena muore alcuno per un giusto; ma pur per un uomo da bene forse ardirebbe alcuno morire.

8. Ma Iddio commenda l'amor suo verso noi, in ciò che mentre eravamo ancor peccatori, Cristo è morto per noi.

9. Molto maggiormente adunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo per lui salvati dall'ira.

10. Perciocchè se, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per la morte del suo Figliuolo; molto maggiormente, essendo riconciliati, sarem salvati per la vita d'esso.

11. E non sol questo, ma ancora ci gloriamo in Dio, per lo Signor nostro Gesù Cristo, per lo quale ora abbiam ricevuta la riconciliazione.

12. PERCIÒ, siccome per un uomo il peccato è entrato nel mondo, e per il peccato la morte; ed in questo modo la morte è trapassata in tutti gli uomini, perchè tutti hanno peccato;

13. (perciocchè fino alla legge il peccato era nel mondo; or il peccato non è imputato, se non vi è legge;

14. nondimeno la morte regnò da Adamo infino a Mosè, eziandio sopra coloro che non aveano peccato alla somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che dovea venire.

15. Ma pure la grazia non è come l'offesa; perciocchè, se per l'offesa dell'uno que' molti son morti, molto più è abbondata inverso quegli altri molti la grazia di Dio, e il dono, per la grazia dell'un uomo Gesù Cristo.

16. Ed anche non è il dono come ciò ch'è venuto per l'uno che ha peccato; perciocchè il giudicio è di una offesa a condannazione; ma la grazia è di molte offese a giustizia.