Diodati Bibbia 1885

Epistola di S. Paolo ai Romani 15:16-26 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

16. per esser ministro di Gesù Cristo presso i Gentili, adoperandomi nel sacro servigio dell'evangelo di Dio, acciocchè l'offerta de' Gentili sia accettevole, santificata per lo Spirito Santo.

17. Io ho adunque di che gloriarmi in Cristo Gesù, nelle cose che appartengono al servigio di Dio.

18. Perciocchè io non saprei dir cosa che Cristo non abbia operata per me, per l'ubbidienza de' Gentili, per parola e per opera;

19. con potenza di segni e di prodigi; con la virtù dello Spirito di Dio; talchè, da Gerusalemme, e da'  luoghi d'intorno infino all'Illirico, io ho compiuto il servigio dell'evangelo di Cristo.

20. Avendo ancora in certo modo l'ambizione di evangelizzare, non dove fosse già stata fatta menzion di Cristo; per non edificar sopra il fondamento altrui.

21. Ma, come è scritto: Coloro a' quali non è stato annunziato nulla di lui lo vedranno; e coloro che non ne hanno udito parlare l'intenderanno.

22. Per la qual cagione ancora sono spesse volte stato impedito di venire a voi.

23. Ma ora, non avendo più luogo in queste contrade, ed avendo già da molti anni gran desiderio di venire a voi,

24. quando andrò in Ispagna, verrò a voi; perciocchè io spero, passando, di vedervi, e d'esser da voi accompagnato fin là, dopo che prima mi sarò in parte saziato di voi.

25. Ora al presente io vo in Gerusalemme, per sovvenire a' santi.

26. Perciocchè a que' di Macedonia, e d'Acaia, è piaciuto di far qualche contribuzione per li poveri d'infra i santi, che sono in Gerusalemme.