Diodati Bibbia 1885

Epistola di S. Paolo ai Romani 10:11-21 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

11. Perciocchè la scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato.

12. Poichè non vi è distinzione di Giudeo, e di Greco; perciocchè uno stesso è il Signor di tutti, ricco inverso tutti quelli che l'invocano.

13. Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.

14. Come adunque invocheranno essi colui, nel quale non hanno creduto? e come crederanno in colui, del quale non hanno udito parlare? e come udiranno, se non v'è chi predichi?

15. E come predicherà altri, se non è mandato? Siccome è scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che evangelizzano la pace, che evangelizzano le cose buone!

16. Ma tutti non hanno ubbidito all'evangelo; perciocchè Isaia dice: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?

17. La fede adunque è dall'udito, e l'udito è per la parola di Dio.

18. Ma io dico: Non hanno eglino udito? Anzi, il lor suono è uscito per tutta la terra; e le lor parole fino agli estremi termini del mondo.

19. Ma io dico: Israele non ha egli avuto alcun conoscimento? Mosè dice il primo: Io vi moverò a gelosia per una nazione che non è nazione; io vi provocherò a sdegno per una gente stolta.

20. E Isaia arditamente dice: Io sono stato trovato da coloro che non mi cercavano; son chiaramente apparito a coloro che non mi domandavano.

21. Ma, intorno ad Israele, dice: Io ho tutto il dì stese le mani verso un popolo disubbidiente e contradicente.