Diodati Bibbia 1885

Epistola di S. Paolo ai Romani 1:19-29 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

19. Imperocchè, ciò che si può conoscer dì Dio è manifesto in loro, perciocchè Iddio l'ha manifestato loro.

20. Poichè le cose invisibili d'esso, la sua eterna potenza, e deità, essendo fin dalla creazion del mondo intese per le opere sue, si veggono chiaramente, talchè sono inescusabili.

21. Perciocchè, avendo conosciuto Iddio, non però l'hanno glorificato, nè ringraziato, come Dio; anzi sono invaniti nei lor ragionamenti, e l'insensato lor cuore è stato intenebrato.

22. Dicendosi esser savi, son divenuti pazzi.

23. Ed hanno mutata la gloria dell'incorruttibile Iddio nella simiglianza dell'immagine dell'uomo corruttibile, e degli uccelli, e delle bestie a quattro piedi, e de' rettili.

24. Perciò ancora Iddio li ha abbandonati a bruttura, nelle concupiscenze de' lor cuori, da vituperare i corpi loro gli uni con gli altri.

25. Essi, che hanno mutata la verità di Dio in menzogna, ed hanno adorata e servita la creatura, lasciato il Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.

26. Perciò, Iddio li ha abbandonati ad affetti infami; poichè anche le lor femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro a natura.

27. E simigliantemente i maschi, lasciato l'uso natural della femmina, si sono accesi nella lor libidine gli uni inverso gli altri, commettendo maschi con maschi la disonestà, ricevendo in loro stessi il pagamento del loro errore qual si conveniva.

28. E, siccome non hanno fatta stima di riconoscere Iddio, così li ha Iddio abbandonati ad una mente reproba, da far le cose che non si convengono;

29. essendo ripieni d'ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità;