Diodati Bibbia 1885

Epistola di S. Paolo 1 ai Corinti 1:12-28 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

12. Or questo voglio dire, che ciascun di voi dice: Io son di Paolo, ed io di Apollo, ed io di Cefa ed io di Cristo.

13. Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato crocifisso per voi? ovvero siete voi stati battezzati nel nome di Paolo?

14. Io ringrazio Iddio, che io non ho battezzato alcun di voi, fuori che Crispo e Gaio;

15. acciocchè alcuno non dica ch'io abbia battezzato nel mio nome.

16. Ho battezzata ancora la famiglia di Stefana; nel rimanente, non so se ho battezzato alcun altro.

17. PERCIOCCHÈ Cristo non mi ha mandato per battezzare, ma per evangelizzare; non in sapienza di parlare, acciocchè la croce di Cristo non sia resa vana.

18. Perciocchè la parola della croce è ben pazzia a coloro che periscono; ma a noi, che siam salvati, è la potenza di Dio.

19. Poichè egli è scritto: Io farò perir la sapienza dei savi, ed annullerò l'intendimento degl'intendenti.

20. Dov' è alcun savio? dov' è alcuno scriba? dov' è alcun ricercatore di questo secolo? non ha Iddio resa pazza la sapienza di questo mondo?

21. Perciocchè, poichè nella sapienza di Dio, il mondo non ha conosciuto Iddio per la sapienza, è piaciuto a Dio di salvare i credenti per la pazzia della predicazione.

22. Poichè e i Giudei chieggono segno, e i Greci cercano sapienza.

23. Ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo a' Giudei, e pazzia a' Greci.

24. Ma a coloro che son chiamati, Giudei e Greci, noi predichiam Cristo, potenza di Dio, e sapienza di Dio.

25. Poichè la pazzia di Dio è più savia che gli uomini, e la debolezza di Dio più forte che gli uomini.

26. Perciocchè, fratelli, vedete la vostra vocazione; che non siete molti savi secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili.

27. Anzi Iddio ha scelte le cose pazze del mondo, per isvergognare le savie. E Iddio ha scelte le cose deboli del mondo, per isvergognare le forti.

28. E Iddio ha scelte le cose ignobili del mondo, e le cose spregevoli, e le cose che non sono, per ridurre al niente quelle che sono.