Diodati Bibbia 1885

Epistola agli Ebrei 2:11-18 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

11. Perciocchè, e colui che santifica, e coloro che son santificati son tutti d'uno; per la qual cagione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo:

12. Io predicherò il tuo nome a' miei fratelli, io ti salmeggerò in mezzo della raunanza.

13. E di nuovo: Io mi confiderò in lui. E ancora: Ecco me, ed i fanciulli che Iddio mi ha donati.

14. Poi dunque che que' fanciulli parteciparono la carne ed il sangue, egli simigliantemente ha partecipate le medesime cose; acciocchè per la morte distruggesse colui che ha l'imperio della morte, cioè il diavolo;

15. e liberasse tutti quelli che, per il timor della morte, eran per tutta la loro vita soggetti a servitù.

16. Poichè certo egli non viene in aiuto agli angeli, ma alla progenie d'Abrahamo.

17. Laonde è convenuto ch'egli fosse in ogni cosa simile a' fratelli; acciocchè fosse misericordioso, e fedel sommo sacerdote, nelle cose appartenenti a Dio, per fare il purgamento de' peccati del popolo.

18. Perciocchè in quanto ch'egli stesso, essendo tentato, ha sofferto, può sovvenire a coloro che son tentati.