Diodati Bibbia 1885

Epistola agli Ebrei 12:20-28 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

20. Perciocchè non potevano portare ciò che era ordinato: che se pure una bestia toccasse il monte, fosse lapidata o saettata.

21. E (tanto era spaventevole ciò che appariva) Mosè disse: Io son tutto spaventato e tremante.

22. Anzi voi siete venuti al monte di Sion, ed alla Gerusalemme celeste, che è la città dell'Iddio vivente; ed alle migliaia degli angeli;

23. all'universal raunanza, ed alla chiesa de' primogeniti scritti ne'cieli; e a Dio, giudice di tutti; ed agli spiriti de' giusti compiuti.

24. Ed a Gesù mediatore del nuovo patto; ed al sangue dello spargimento, che pronunzia cose migliori che quello di Abele.

25. Guardate che non rifiutiate colui che parla; perciocchè, se quelli non iscamparono, avendo rifiutato colui che rendeva gli oracoli sopra la terra; quanto meno scamperemo noi, se rifiutiamo colui che parla dal cielo?

26. La cui voce allora commosse la terra; ma ora egli ha dinunziato, dicendo: Ancora una volta io commoverò, non sol la terra, ma ancora il cielo.

27. Or quello: Ancora una volta, significa il sovvertimento delle cose commosse, come essendo state fatte; acciocchè quelle che non si commovono dimorino ferme.

28. Perciocchè, ricevendo il regno che non può esser commosso riteniamo la grazia, per la quale serviamo gratamente a Dio, con riverenza, e timore.