Diodati Bibbia 1885

Epistola agli Ebrei 11:13-24 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

13. In fede son morti tutti costoro, non avendo ricevute le cose promesse; ma, avendole vedute di lontano, e credutele, e salutatele; ed avendo confessato ch'erano forestieri, e pellegrini sopra la terra.

14. Poichè coloro che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria.

15. Che se pur si ricordavano di quella onde erano usciti, certo avean tempo da ritornarvi.

16. Ma ora ne desiderano una migliore, cioè, la celeste; perciò, Iddio non si vergogna di loro, d'esser chiamato lor Dio; poichè egli ha loro preparata una città.

17. Per fede Abrahamo, essendo provato, offerse Isacco; e colui che avea ricevute le promesse offerse il suo unigenito.

18. Egli, dico, a cui era stato detto: In Isacco ti sarà nominata progenie.

19. Avendo fatta ragione che Iddio era potente eziandio da suscitarlo da' morti; onde ancora per similitudine lo ricoverò.

20. Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù, intorno a cose future.

21. Per fede Giacobbe, morendo, benedisse ciascuno de' figliuoli di Giuseppe; e adorò, appoggiato sopra la sommità del suo bastone.

22. Per fede Giuseppe, trapassando, fece menzione dell'uscita de' figliuoli d'Israele, e diede ordine intorno alle sue ossa.

23. Per fede Mosè, essendo nato, fu nascosto da suo padre e da sua madre, lo spazio di tre mesi; perciocchè vedevano il fanciullo bello; e non temettero il comandamento del re.

24. Per fede Mosè, essendo divenuto grande, rifiutò d'esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone;