Diodati Bibbia 1885

2 Re 5:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

1. OR Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era uomo grande appo il suo signore, e molto onorato; perciocchè per lui il Signore avea date delle vittorie a' Siri; ma quest'uomo, possente e prode, era lebbroso.

2. Or alcune schiere de' Siri uscirono per fare una correria, e menarono prigione dal paese d'Israele una piccola fanciulla; ed ella, essendo al servigio della moglie di Naaman,

3. disse alla sua signora: Piacesse a Dio che il mio signore fosse appresso del profeta, ch'è in Samaria; egli l'avrebbe tosto liberato dalla sua lebbra.

4. E Naaman venne al suo signore, e gli dichiarò la cosa, dicendo: Quella fanciulla, ch'è del paese d'Israele, ha parlato così e così.

5. E il re di Siria gli disse: Or su, vacci; ed io ne manderò lettere al re d'Israele. Egli adunque andò, e prese in mano dieci talenti d'argento, e seimila sicli d'oro, e dieci mute di vestimenti.

6. E portò le lettere al re d'Israele, il cui tenore era questo: Ora, come queste lettere saranno pervenute a te, sappi che io ti ho mandato Naaman, mio servitore, acciocchè tu lo liberi dalla sua lebbra.

7. E quando il re d'Israele ebbe lette le lettere, stracciò i suoi vestimenti, e disse: Sono io Dio, da far morire, e da tornare in vita, che costui mi manda che io liberi un uomo dalla sua lebbra? ma del certo sappiate ora, e vedete ch'egli cerca occasione contro a me.

8. Ma come Eliseo, uomo di Dio, ebbe inteso che il re d'Israele avea stracciati i suoi vestimenti, gli mandò a dire: Perchè hai stracciati i tuoi vestimenti? venga pur Naaman a me, e conoscerà che vi è un profeta in Israele.

9. Naaman adunque venne, co' suoi cavalli, e col suo carro, e si fermò alla porta della casa di Eliseo.

10. Ed Eliseo mandò a dirgli per un messo: Va', lavati sette volte nel Giordano, e la carne ti ritornerà sana e netta.

11. Ma Naaman si adirò, e se ne andò, e disse: Ecco, io diceva fra me stesso: Egli del tutto uscirà fuori, e si fermerà, ed invocherà il Nome del Signore Iddio suo, e menerà la mano sopra il luogo, e libererà il lebbroso.

12. Abana e Parpar, fiumi di Damasco, non vagliono essi meglio che tutte le acque d'Israele? non mi potrei io lavare in essi, ed esser nettato? Egli adunque si rivolse indietro, e se ne andava via tutto cruccioso.

13. Ma i suoi servitori si accostarono, e gli fecero motto, e dissero: Padre mio, se il profeta ti avesse detta qualche gran cosa, non l'avresti tu fatta; quanto più devi tu far ciò ch'egli ti ha detto: Lavati, e sarai netto?

14. Egli adunque scese, e si tuffò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio; e la carne gli ritornò simile alla carne di un piccol fanciullo, e fu netto.

15. Allora egli ritornò all'uomo di Dio, con tutto il suo seguito, e venne, e si presentò davanti a lui, e disse: Ecco, ora io conosco che non vi è alcun Dio in tutta la terra, se non in Israele; ora dunque, ti prego, prendi un presente dal tuo servitore.

16. Ma Eliseo disse: Come il Signore, al quale io servo, vive, io nol prenderò. E benchè Naaman gli facesse forza di prenderlo, pure lo ricusò.

17. E Naaman disse: Or non potrebbesi egli dare al tuo servitore il carico di due muli di terra? conciossiachè il tuo servitore non sia più per fare olocausto, nè sacrificio, ad altri dii, ma solo al Signore.

18. Il Signore voglia perdonar questa cosa al tuo servitore, se io m'inchino nel tempio di Rimmon, quando il mio signore entrerà in esso per adorare, e si appoggerà sopra la mia mano; il Signore perdoni al tuo servitore questa cosa, se io m'inchino nel tempio di Rimmon.