Diodati Bibbia 1885

2 Croniche 6:13-32 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

13. Perciocchè Salomone avea fatto un pergamo di rame, lungo cinque cubiti, e largo cinque cubiti, e alto tre cubiti; e l'avea posto in mezzo del Cortile. Egli adunque si presentò sopra esso, e si mise inginocchione in presenza di tutta la raunanza d'Israele, e spiegò le palme delle sue mani verso il cielo,

14. e disse:O Signore Iddio d'Israele, non vi è alcun dio pari a te, nè in cielo, nè in terra, che osservi il patto e la benignità inverso i tuoi servitori, che camminano davanti a te con tutto il cuor loro;

15. che hai attenuto a Davide, mio padre, tuo servitore, ciò che tu gli avevi detto; e ciò che tu avevi pronunziato con la tua bocca, tu l'hai adempiuto con la tua mano, come oggi appare.

16. Ora dunque, o Signore Iddio d'Israele, osserva al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli hai promesso, dicendo: Ei non ti verrà giammai meno, nel mio cospetto, uomo che segga sopra il trono d'Israele; purchè i tuoi figliuoli prendano guardia alla via loro, per camminar nella mia Legge, come tu sei camminato nel mio cospetto.

17. Ora dunque, o Signore Iddio d'Israele, sia verificata la tua parola che tu hai pronunziata a Davide, tuo servitore.

18. Ma pur veramente abiterà Iddio con gli uomini in su la terra? ecco, i cieli, ed i cieli de' cieli, non ti possono comprendere; quanto meno questa Casa, la quale io ho edificata?

19. Ma pure, o Signore Iddio mio, riguarda alla preghiera, ed alla supplicazione del tuo servitore, per ascoltare il grido, e l'orazione la quale il tuo servitore fa nel tuo cospetto;

20. acciocchè gli occhi tuoi sieno aperti giorno e notte verso questa Casa; verso il luogo nel quale tu hai detto di mettere il tuo Nome; per esaudir l'orazione che il tuo servitore farà, volgendosi verso questo luogo.

21. Esaudisci adunque le supplicazioni del tuo servitore, e del tuo popolo Israele, quando ti faranno orazione, volgendosi verso questo luogo; esaudiscili, dal luogo della tua stanza, dal cielo; ed avendoli esauditi, perdona loro.

22. Quando alcuno avrà peccato contro al suo prossimo, ed esso avrà da lui chiesto il giuramento, per farlo giurare; e il giuramento sarà venuto davanti al tuo Altare in questa Casa,

23. porgi le orecchie dal cielo, ed opera, e giudica i tuoi servitori, per far la retribuzione al colpevole, e fargli ritornare in su la testa ciò ch'egli avrà fatto; e per assolvere il giusto, e rendergli secondo la sua giustizia.

24. E quando il tuo popolo Israele sarà stato sconfitto dal nemico, perchè esso avrà peccato contro a te; se poi egli si converte, e dà gloria al tuo Nome, e ti fa orazione e supplicazione in questa Casa,

25. porgi le orecchie dal cielo, e perdona al tuo popolo Israele il suo peccato, e riconducilo al paese che tu desti a lui ed a' suoi padri.

26. Quando il cielo sarà serrato, e non vi sarà pioggia, perchè avranno peccato contro a te; se ti fanno orazione volgendosi verso questo luogo, e dànno gloria al tuo Nome, e si convertono dai lor peccati, dopo che tu li avrai afflitti,

27. porgi le orecchie dal cielo, e perdona a' tuoi servitori, ed al tuo popolo Israele, il lor peccato, dopo che tu avrai loro insegnato il buon cammino, per lo quale hanno da camminare; e manda la pioggia in su la tua terra che tu hai data al tuo popolo per eredità.

28. Quando vi sarà nel paese fame, o pestilenza, od arsura, o rubigine, o locuste, o bruchi; ovvero, quando i nemici del tuo popolo lo stringeranno nel paese della sua stanza; ovvero quando vi sarà qualunque piaga, e qualunque infermità;

29. ascolta ogni orazione, ed ogni supplicazione di qualunque uomo, ovvero di tutto il tuo popolo Israele, quando ciascuno avrà conosciuta la sua piaga, e la sua doglia, ed avrà spiegate le palme delle sue mani verso questa Casa,

30. ascolta dal cielo, stanza della tua abitazione, e perdona, e rendi a ciascuno secondo ogni sua via, secondo che tu avrai conosciuto il suo cuore (perciocchè tu solo conosci il cuore de' figliuoli degli uomini);

31. acciocchè essi ti temano, per camminar nelle tue vie, tutto il tempo che viveranno in su la terra, che tu hai data ai nostri padri.

32. Ascolta eziandio il forestiere che non sarà del tuo popolo Israele, e sarà venuto di lontan paese, per cagione del tuo gran Nome, e della tua man possente, e del tuo braccio steso; quando sarà venuto, ed avrà fatta orazione, volgendosi verso questa Casa;