3. Noi pregammo il Signore di aiutarci e stabilimmo turni di guardia di giorno e di notte per difenderci da quella gente.
4. Durante il lavoro gli Israeliti cantavano:«Le macerie sono tante,ma le braccia sono stanche;quando mai si arriveràa rifare la città?».
5. I nostri nemici, intanto, ci credevano all’oscuro del loro progetto e pensavano: «Piomberemo loro addosso all’improvviso, li massacreremo e metteremo fine ai lavori».
6. Almeno una decina di volte, i nostri connazionali che abitavano vicino ai nemici vennero a dirci: «Rifugiatevi presso di noi».
7. Allora incaricai i vari gruppi familiari di organizzarsi per la difesa con spade, lance e archi e di mettersi sotto le mura, dietro qualche riparo, là dove c’erano spazi indifesi.