15. Quindi sgozza il capro destinato al sacrificio per il perdono dei peccati del popolo, porta il sangue al di là della tenda di separazione e se ne serve come ha fatto per quello del toro, per le aspersioni sul coperchio e davanti all’arca.
16. Così compie il sacrificio che purifica questo luogo santissimo dallo stato di impurità causato dalle disubbidienze e dalle colpe degli Israeliti. Poi fa la stessa cerimonia nel resto della tenda dell’incontro, perché essa è eretta in mezzo a gente impura.
17. Nessuno deve trovarsi nella tenda dal momento in cui Aronne entra nel luogo santissimo per la cerimonia di purificazione fino a quando egli non è uscito. Dopo che Aronne ha compiuto il sacrificio a favore di se stesso, della sua famiglia e di tutta la comunità d’Israele,
18. egli lascia la tenda e si dirige verso l’altare situato davanti ad essa, compie su questo il sacrificio di purificazione, poi prende un po’ di sangue del toro e del capro e lo mette su ogni angolo sporgente dell’altare.
19. Intinge un dito nel sangue e fa sette aspersioni sull’altare per purificarlo così dallo stato di impurità causato dalle colpe degli Israeliti e ridargli il suo carattere sacro.
20. «Quando Aronne ha terminato la cerimonia della purificazione del luogo santissimo, del resto della tenda dell’incontro e dell’altare, fa portare il capro ancora vivo.
21. Mette le due mani sulla testa dell’animale ed enumera tutti i peccati, le disubbidienze e le colpe degli Israeliti per scaricarli sull’animale. Poi lo lascia andare verso il deserto, sotto la guida di un uomo designato per questo compito.