49. Giuda allora fece circolare nel campo l’ordine di restare ciascuno al proprio posto.
50. Gli uomini dell’esercito presero ciascuno le loro posizioni e combatterono contro la città tutto quel giorno e la notte. Così la città cadde nelle mani di Giuda.
51. Egli fece uccidere con la spada tutti i maschi e rase al suolo la città. Portò via il bottino di guerra e attraversò la città passando sui cadaveri.
52. Poi attraversarono il fiume Giordano verso la grande pianura di fronte alla città di Bet-Sean.
53. Giuda raccoglieva tutti quelli che rimanevano indietro e incoraggiava il popolo lungo tutto il viaggio. Così arrivarono nella Giudea.
54. Salirono sul monte Sion con grande gioia e offrirono sacrifici. Infatti erano velocemente tornati in patria senza perdere neppure un uomo.
55. Giuda era con Giònata nella terra di Gàlaad e suo fratello Simone in Galilea davanti a Tolemàide.
56. Nel frattempo Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capi dell’esercito, vennero a conoscenza delle loro grandi imprese militari.
57. Dissero: «Vogliamo diventare famosi anche noi. Andiamo a combattere contro i pagani che abitano intorno a noi.».
58. Passarono l’ordine al loro esercito e marciarono contro la città di Iàmnia.
59. Ma Gorgia con i suoi soldati uscì dalla città e andò incontro a loro per attaccarli.
60. Giuseppe e Azaria furono sconfitti. Furono messi in fuga fino ai monti della Giudea e in quel giorno morirono circa duemila Ebrei.