3. Quivi s’adunavano tutti i greggi; i pastori rotolavan la pietra di sulla bocca del pozzo, abbeveravano le pecore, poi rimettevano al posto la pietra sulla bocca del pozzo.
4. E Giacobbe disse ai pastori: "Fratelli miei, di dove siete?" E quelli risposero: "Siamo di Charan".
5. Ed egli disse loro: "Conoscete voi Labano, figliuolo di Nahor?" Ed essi: "Lo conosciamo".
6. Ed egli disse loro: "Sta egli bene?" E quelli: "Sta bene; ed ecco Rachele, sua figliuola, che viene con le pecore".
7. Ed egli disse: "Ecco, è ancora pieno giorno, e non è tempo di radunare il bestiame; abbeverate le pecore e menatele al pascolo".
8. E quelli risposero: "Non possiamo, finché tutti i greggi siano radunati; allora si rotola la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeveriamo le pecore".
9. Mentr’egli parlava ancora con loro, giunse Rachele con le pecore di suo padre; poich’ella era pastora.
10. E quando Giacobbe vide Rachele figliuola di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano fratello di sua madre, s’avvicinò, rotolò la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeverò il gregge di Labano fratello di sua madre.
11. E Giacobbe baciò Rachele, alzò la voce, e pianse.
12. E Giacobbe fe’ sapere a Rachele ch’egli era parente del padre di lei, e ch’era figliuolo di Rebecca. Ed ella corse a dirlo a suo padre.
13. E appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figliuolo della sua sorella, gli corse incontro, l’abbracciò, lo baciò, e lo menò a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte queste cose;
14. e Labano gli disse: "Tu sei proprio mie ossa e mia carne!" Ed egli dimorò con lui durante un mese.
15. Poi Labano disse a Giacobbe: "Perché sei mio parente dovrai tu servirmi per nulla? Dimmi quale dev’essere il tuo salario".
16. Or Labano aveva due figliuole: la maggiore si chiamava Lea, e la minore Rachele.
17. Lea aveva gli occhi delicati, ma Rachele era avvenente e di bell’aspetto.
18. E Giacobbe amava Rachele, e disse a Labano: "Io ti servirò sette anni, per Rachele tua figliuola minore".