31. Poi prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù de’ figliuoli di Giacobbe, al quale l’Eterno avea detto: "Il tuo nome sarà Israele".
32. E con quelle pietre edificò un altare al nome dell’Eterno, e fece intorno all’altare un fosso, dalla capacità di due misure di grano.
33. Poi vi accomodò le legna, fece a pezzi il giovenco, e lo pose sopra le legna.
34. E disse: "Empite quattro vasi d’acqua, e versatela sull’olocausto e sulle legna". Di nuovo disse: "Fatelo una seconda volta". E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: "Fatelo per la terza volta". E quelli lo fecero per la terza volta.
35. L’acqua correva attorno all’altare, ed egli empì d’acqua anche il fosso.
36. E sull’ora in cui si offriva l’oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: "O Eterno, Dio d’Abrahamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatte tutte queste cose per ordine tuo.
37. Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che tu sei quegli che converte il cuor loro!"
38. Allora cadde il fuoco dell’Eterno, e consumò l’olocausto, le legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua ch’era nel fosso.
39. Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra e disse: "L’Eterno è Dio! L’Eterno è Dio!"
40. Ed Elia disse loro: "Pigliate i profeti di Baal; neppur uno ne scampi!" Quelli li pigliarono, ed Elia li fece scendere al torrente Kison, e quivi li scannò.
41. Poi Elia disse ad Achab: "Risali, mangia e bevi, poiché già s’ode rumor di gran pioggia".