Giovanni Diodati Bibbia 1649

Salmi 9 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. Salmo di Davide, dato al capo de’ Musici, sopra Almut-labben IO celebrerò, o Signore, con tutto il mio cuore; Io narrerò tutte le tue maraviglie.

2. Io mi rallegrerò, e festeggerò in te; Io salmeggerò il tuo Nome, o Altissimo;

3. Perciocchè i miei nemici hanno volte le spalle; Son caduti, e periti d’innanzi alla tua faccia.

4. Conciossiachè tu mi abbi fatta ragione e diritto; Tu ti sei posto a sedere sopra il trono, come giusto giudice.

5. Tu hai sgridate le nazioni, tu hai distrutto l’empio, Tu hai cancellato il loro nome in sempiterno.

6. O nemico, le desolazioni sono finite in perpetuo, E tu hai disfatte le città. È pur perita la memoria di esse.

7. Ma il Signore siede in eterno; Egli ha fermato il suo trono per far giudicio.

8. Ed egli giudicherà il mondo in giustizia, Egli renderà giudicio a’ popoli in dirittura.

9. E il Signore sarà un alto ricetto al misero; Un alto ricetto a’ tempi ch’egli sarà in distretta.

10. Laonde, o Signore, quelli che conoscono il Nome tuo si confideranno in te; Perciocchè tu non abbandoni quelli che ti cercano.

11. Salmeggiate al Signore che abita in Sion; Raccontate fra i popoli i suoi fatti.

12. Perciocchè egli ridomanda ragione del sangue, egli se ne ricorda; Egli non dimentica il grido de’ poveri afflitti.

13. Abbi pietà di me, o Signore, Tu che mi tiri in alto dalle porte della morte, Vedi l’afflizione che io soffero da quelli che m’odiano;

14. Acciocchè io racconti tutte le tue lodi Nelle porte della figliuola di Sion, E festeggi della tua liberazione.

15. Le genti sono state affondate nella fossa che avevano fatta; Il lor piè è stato preso nella rete che avevano nascosta.

16. Il Signore è stato conosciuto per lo giudicio ch’egli ha fatto; L’empio è stato allacciato per l’opera delle sue proprie mani. Higgaion; Sela.

17. Gli empi, tutte le genti che dimenticano Iddio, Andranno in volta nell’inferno.

18. Perciocchè il povero non sarà dimenticato in sempiterno; La speranza de’ poveri non perirà in perpetuo.

19. Levati, o Signore; non lasciar che l’uomo si rinforzi; Sieno giudicate le genti davanti alla tua faccia.

20. Signore, metti spavento in loro; Fa’ che le genti conoscano, che non sono altro che uomini. Sela.