Giovanni Diodati Bibbia 1649

Salmi 141 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

1. Salmo di Davide. O SIGNORE, io t’invoco; affrettati a rispondermi; Porgi l’orecchio alla mia voce, mentre io grido a te.

2. La mia orazione sia addirizzata al tuo cospetto, come l’incenso; E il mio alzar delle mani come l’offerta della sera.

3. O Signore, poni guardia alla mia bocca; Guarda l’uscio delle mie labbra.

4. Non lasciar che il mio cuore s’inchini a cosa alcuna malvagia, Per darmi a commettere opere empie, Con gli uomini operatori d’iniquità; E fa’ che io non mangi delle lor delizie.

5. Pestimi pure il giusto, ciò mi sarà benignità; E riprendami, ciò mi sarà olio eccellente, Il qual non mi fiaccherà il capo; Anzi più ch’egli lo farà, più pregherò per loro nelle loro avversità.

6. I rettori di costoro furono abbandonati dentro alla roccia, E pure udirono le mie parole ch’erano piacevoli.

7. Le nostre ossa sono sparse su la bocca del sepolcro, Come quando altri spezza, e schianta legne per terra.

8. Perciocchè, o Signore Iddio, gli occhi miei sono intenti a te, Ed io spero in te; non privar di riparo l’anima mia.

9. Guardami dal laccio che mi è stato teso, Dalle trappole degli operatori d’iniquità.

10. Caggiano gli empi nelle lor reti tutti quanti, Mentre io passerò oltre.